1988 |
Eccoti lì come ormai da troppi anni, da quel lontano ‘88, anno tremendo, terribile, anno in cui ad un ragazzino è stato strappato via molto, troppo per rendersene realmente conto. Sono stati strappati via insegnamenti, ricordi, sogni, speranze, un pezzo di futuro, anno in cui nulla poteva essere come prima e da lì bisognava solo andare avanti con quella sana innocenza. Ci sono fatti che nella vita ci segnano più di altri, fatti che a volte sono più grandi di noi e che non ne comprendiamo il vero significato e mai lo comprenderemo, ma capiamo solo che qualcosa è cambiato e nulla sarà come prima. Fatti che ci temprano nell’anima, ma nello stesso tempo la distruggono, depredano in modo permanente e mai niente potrà cancellare e colmare quel vuoto. Fatti che anche dopo anni, decenni sono lì più vivi che mai, pieni di rimorsi e di sogni infranti. Quel ragazzino è diventato grande e suo malgrado è cresciuto con tutto questo. Lui è sempre lì, a volte ci pensa e cerca di ricordare perché solo i ricordi sono rimasti ed è tutto quello che ha, ma nello stesso tempo cerca di sognare il come poteva essere e questo gli regala un timido sorriso e una timida gioia che gli scaldano il cuore e lo fanno sentire meno solo. Lui è sempre lì e ha capito che nonostante tutto bisogna pur sempre andare avanti ed essere felici per quello che la vita, anche se per poco, ci ha donato e ci dona perché è così che si fa, è così che chi ci ha amato vorrebbe. Tomma ‘10
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